Se ci fosse una strada…

Quante volte ci è capitato di trovarci in una località dove un tempo, non molto lontano, andavamo per “frizzop” (narcisi selvatici); raccoglievamo i fiori di quei cespugli piantati almeno cinquant’anni fa dai nostri vecchi: il lillà, il biancospino, la forsizia, le ortensie e le belle palle di neve?. La nostra Muggiasca ne era piena e in primavera esplodeva in macchie colorate, che meraviglia!!!

Mi ricordo in Piazza quando la zia Rina mondava i prati e anche nel periodo delle fienagione, la si vedeva china a raccogliere e mettere in tasca…erano sassi, si! proprio sassi, non si lasciavano i sassi nel prato, si ammucchiavano in un posto che non desse disturbo.

C’era sempre qualcosa da raccogliere in estate, le piccole ma gustose pesche rigorosamente piantate nelle vigne, le precoci mele di S. Anna ormai estinte, le pere, i fichi, poi in autunno le castagne e quanti funghi! Una volta li ho trovati persino nel vigneto.

C’era un bel gruppetto di stalle con al centro un pozzo ricco di acqua sorgiva, ci si rinfrescava in estate, specialmente dopo una giornata passata sotto il sole a lavorare.

Era un posto bellissimo!…sì…era…

Quando ci vado adesso mi viene da piangere e penso:…se ci fosse una strada…si riuscirebbe a far vivere ancora Piazza, le stalle non riescono più a stare su da sole, hanno bisogno della mano dell’uomo, e i prati? dove sono i prati che puliva la zia Rina? quante fatiche fatte invano; quanti rovi e alberi caduti e … sassi, sassi, sassi.

Ora torniamo al presente con rammarico e chiediamo cosa fare per salvare questa località. I proprietari di quei prati sono parecchi e se ognuno volesse metterci “poco per salvare molto”,  con l’ appoggio e l’aiuto dell’ amministrazione e della Comunità Montana, salveremmo un pezzo di Muggiasca. L’ Architetto Giuliano Agostini si è incaricato di cercare fondi per la realizzazione di una strada agro-silvo-pastorale e ha trovato nella Comunità Montana la disponibilità di un contributo, poichè, fra i suoi obiettivi, ha sempre un riguardo  alla rivalutazione e salvaguardia del territorio. Il sig. Ballerini Aurelio, che da anni ha legami con Vendrogno, si è prestato a farsi da capofila per la realizzazione del progetto e si è fatto carico di contattare i proprietari al fine di raccogliere la somma necessaria. Il progetto è di 52.000 euro, di cui 37.256 provenienti dalla C.M. e 14.744 dai privati. Grazie Ballerini!.

Qualcuno così potrebbe decidere di sistemare quelle vecchie stalle e godere ancora della frescura di quel pozzo e tornare un giorno a raccogliere quei meravigliosi frutti che la nostra terra ci ha sempre generosamente donato.

Ci si auspica, e l’ Amministrazione   Comunale sarà attenta in merito, che l’ intervento di restauro dei rustici ricalchi con attenzione le caratteristiche e le peculiarità della zona e che quindi una volta eseguiti i lavori di ristrutturazione, il gruppo di rustici ritorni a far ricordare l’ insediamento contadino di un tempo.            Assessore Mariagrazia Vitali

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